L’obbligo di riconoscimento della genitorialità intenzionale tra diritto interno e CEDU: Riflessioni a partire dal primo parere consultivo della Corte Edu su GPA e trascrizioni

Anna Maria Lecis Cocco Ortu

Dottoressa di ricerca abilitata alle funzioni di professore associato in Francia, CDPC-J.-C. Escarras, Università di Tolone, Aix-Marseille Univ., Univ. de Pau, CNRS, DICE.

(Contributo pubblicato on line first, sottoposto a referaggio a doppio cieco)

Abstract

A partire da un esame del caso francese e del parere consultivo della Corte Edu in materia di rico-noscimento del legame di filiazione tra il figlio nato all’estero da GPA e il genitore intenzionale, il contributo analizza gli obblighi derivanti dall’art. 8 CEDU e le modalità di esecuzione degli stessi. In particolare, confrontando le soluzioni della trascrizione e dell’adozione prospettate dalla Corte di Strasburgo, solleva dei dubbi sull’adeguatezza delle discipline francese e italiana sull’adozione rispetto alle condizioni di effettività e celerità poste dal parere.

Starting from the French case and the opinion issued by the European Court of Human Rights on the recognition of the filiation with the intended parent in case of surrogacy, this paper analyses the obligations stated by article 8 ECHR and their enforcement tools. In particular, comparing the two solutions identified by the Court of Strasbourg (i.e. adoption and the transcription of birth certificate), it analyses the French and Italian systems in light of the effectiveness and promptness needs as they have been identified in the above-mentioned opinion.

Sommario

Introduzione – 2. La lunga battaglia giudiziaria della famiglia Mennesson, tra evoluzioni giuri-sprudenziali e riforme legislative Cedu-orientate – 3. Il parere della Corte: la CEDU impone l’obbligo di riconoscimento del legame di filiazione col genitore intenzionale, sì ma come? – 3.1. La conferma dell’interesse superiore del minore come principio preminente – 3.2. Il manteni-mento della primauté della genitorialità biologica – 3.3. Dall’an al quomodo, o della variabilità del margine di apprezzamento anche su “un aspetto essenziale dell’identità” – 4. Considerazioni sulle modalità di esecuzione dell’obbligo e sull’inadeguatezza dell’adozione, anche alla luce degli effetti de facto generali della pronuncia – 4.1. Le conseguenze per la Francia: dopo tante bocciature, una promozione con riserva – 4.2. Le conseguenze per l’Italia: la pronuncia intempestiva delle Sezioni Unite della Cassazione e l’inadeguatezza dell’adozione in casi particolari